Gantt: amico dell’azienda

Gantt

Gantt è un termine che chi lavora in azienda o nell’ambito del project management non può non aver sentito. Quando si parla di questo argomento c’è spesso un po’ di confusione: cerchiamo di fare chiarezza.

Chi lo ha creato

Il diagramma di Gantt deve il suo nome, appunto, al suo inventore: Henry Gantt, un ingegnere meccanico statunitense che raffinò il metodo nel 1910. In realtà, però, si parla di un diagramma del tutto simile, che potrebbe essere alla base di quello di Gantt, già nel 1896 ad opera dell’ingegnere polacco Karol Adamiecki. Questi però non scrisse in inglese e quindi la sua opera non riuscì ad emergere nel resto d’Europa e del mondo occidentale.

Di cosa si tratta

Nell’asse orizzontale del diagramma troviamo la linea temporale del progetto che può rappresentare: giorni; mesi; anni. Ovviamente a seconda della lunghezza dello stesso. Sull’asse verticale sono rappresentate invece le attività necessarie al completamento dello stesso che si estendono sull’asse orizzontale a seconda della loro durata. 

In questo modo si ha una rappresentazione grafica delle attività necessarie al completamento dello stesso e si riesce a gestire meglio l’organizzazione aziendale.

L’amico della tua azienda

Il Gantt è uno dei più preziosi alleati dell’organizzazione aziendale perché consente di progettare tutte le fasi di un progetto con chiarezza e, si spera, più efficienza. Inoltre inserire in un diagramma tutti i task necessari a completare un progetto ci aiuta a comprenderne meglio la fattibilità. 

Inoltre ci aiuta a visualizzare con più precisione il carico di lavoro per ogni componente del team assegnato a quel determinato progetto, cosa molto utile se non si lavora esclusivamente su quello.

Attento ai dettagli

Quando si stila l’insieme di task necessari al completamento di un progetto è necessario prestare estrema attenzione ai dettagli altrimenti si rischia di strutturare male il grafico. Inoltre il Gantt richiede un lavoro di project management non indifferente, per fortuna software come Scaccomatto rendono la vita molto più semplice su questo fronte automatizzando diverse procedure per una pianificazione snella e veloce.

Come trovare gli obiettivi aziendali

Obiettivi aziendali Scaccomatto

Che cos’è un obiettivo per l’azienda? Aumentare il fatturato? Risparmiare? In realtà questi possono solo essere considerati buoni propositi se formulati in questo modo, ma perché? Scopriamolo in questo articolo.

Il metodo S.M.A.R.T.

Il metodo S.M.A.R.T. è forse il più noto e collaudato, infatti l’ideazione è datata anni Sessanta e l’esigenza è semplice: trovare un modo per darsi degli obiettivi misurabili e conseguibili. Infatti per darsi un obiettivo non basta solo pensare a cosa raggiungere ma anche a molti altri parametri, o il rischio è quello di rimanere delusi inseguendo una vittoria irraggiungibile. 

Nel 1981 George Doran scrive che esiste un modo per trovare degli obiettivi intelligenti (s.m.a.r.t.), ogni obiettivo deve presentare queste caratteristiche:

  • Specifico: ogni obiettivo deve essere chiaro e specifico perché poi si possa elaborare una strategia;
  • Misurabile: per capire se il risultato sperato è stato raggiunto o meno;
  • Raggiungibile (achievable): sulla base delle risorse dell’azienda deve essere possibile raggiungerlo;
  • Realistico: fissare un obiettivo troppo lontano dalla realtà rischia di demoralizzare il personale quando non lo raggiungerà;
  • Legato al tempo (time related): ci vuole una data precisa per il raggiungimento, nel caso si trattasse di un tempo molto lungo è necessario avere delle tappe intermedie.

Quindi un obiettivo S.M.A.R.T. come si distingue da uno non S.M.A.R.T.? Ecco un esempio: 

  • voglio aumentare il mio fatturato;
  • voglio incrementare del 3% il fatturato nel primo trimestre del 2022 rispetto al primo trimestre del 2021.

Il primo non è un obiettivo, il secondo è perfettamente in linea con la metodologia.

Come applicare il metodo S.M.A.R.T.?

Questa metodologia è molto utile per migliorare la gestione aziendale però è necessario essere attenti a non commettere troppi errori quando si vanno a definire gli obiettivi, altrimenti si rischia di entrare nel circolo della frustrazione. 

Quando si stabilisce un obiettivo bisogna essere molto precisi nella sua definizione perché l’ambiguità genera interpretazioni contrastanti, invece non devono esserci dubbi. 

Bisogna anche essere in grado di formulare una strategia per raggiungere l’obiettivo con passi intermedi che tengano focalizzati tutti. In questo modo sarà anche più semplice comprendere se l’obiettivo è raggiungibile. 

L’elemento più importante è culturale perché bisogna essere in grado di accettare gli errori che, inevitabilmente, arriveranno. Infatti anche un obiettivo all’apparenza raggiungibile potrebbe diventare difficile, ma ciò non deve portare ad un inutile clima di ansia e tensione. Essere in grado di accettare di aver sbagliato è il primo passo per non ripetere più l’errore che ci ha fatto mancare l’obiettivo. Ogni passo falso è esperienza che sarà utile domani.

Cosa può fare Scaccomatto per la tua azienda?

vantaggi Scaccomatto

Nei precedenti articoli abbiamo parlato dell’utilità dei software gestionali per la propria impresa, strumenti indispensabili per portare la competitività ad un nuovo livello. Ma perché dovresti scegliere proprio Scaccomatto?

1 Software modulare

Il maggior rischio di acquistare un software gestionale è quello di ottenere un programma completo… anche troppo per le proprie esigenze. Talvolta, infatti, capita di trovarsi di fronte software che, all’apparenza, sono ricchissimi di tutte le funzioni che si possono desiderare ma con l’utilizzo ci si accorge che la complessità diventa d’intralcio nel quotidiano.

Scaccomatto invece offre la possibilità di scegliere tra uno o più moduli per coprire tutti i campi operativi dell’azienda: contabilità; produttività; magazzino.

2 Interfaccia di nuova generazione

Per garantire la massima semplicità di utilizzo l’interfaccia di Scaccomatto è stata disegnata per essere di facile apprendimento. I menù sono di chiara e semplice navigazione senza più voci nascoste o incomprensibili. In questo modo poco dopo l’acquisto sarai pronto a sfruttare a pieno il software per concentrarti a pieno sugli aspetti più importanti della tua impresa.

3 Abbonamento senza vincoli

Grazie alla possibilità di rimodulare l’offerta a tuo piacimento, o anche di disdirla, nel peggiore dei casi, non ti sentirai più vincolato per sempre ad una piattaforma.

Scaccomatto vuole crescere con la tua azienda e per questo offre la possibilità di aggiungere nuovi moduli in futuro. Il futuro è più sicuro con Scaccomatto. Molti invece software ti costringono a ricomprare un nuovo pacchetto nel caso avessi bisogno di nuove funzioni. Questo comporta una grande spesa che avresti potuto evitare con un programma interamente modulare. Pensaci prima di acquistare qualcosa!

L’importanza della contabilità

Contabilità Scaccomatto

Il mondo della contabilità, soprattutto nelle piccole e medie imprese, è spesso visto come un ostacolo alla produttività aziendale. Molte volte viene vissuto come una paura, un’ansia, ma con il giusto strumento può rivelarsi un prezioso alleato per gestire meglio le risorse della propria impresa e prevedere il futuro.

Il primo pilastro dell’azienda

Come si può mandare avanti una casa senza sapere di quanto denaro si dispone? La risposta è molto semplice: non si può. Quindi è impossibile pensare che un’azienda possa operare sfruttando al meglio le proprie capacità senza conoscere con esattezza lo stato del proprio portafoglio? Infatti ignorando la disponibilità aziendale è impossibile:

  • comunicare con le altre aziende, vale a dire i fornitori o i clienti, perché non siamo in grado di determinare che cosa possiamo acquistare dai primi per rispondere alle richieste dei secondi;
  • comunicare con l’interno, vale a dire non siamo in grado di prendere decisioni per il futuro dell’azienda perché ignoriamo lo stato delle nostre entrate e delle nostre uscite;
  • va da sé che non potremmo nemmeno redarre i documenti contabili essenziali come il bilancio o lo stato patrimoniale aziendale.

Conoscere il passato per prevedere il futuro

Mantenere aggiornati tutti i documenti contabili che servono a rimanere aggiornati sullo stato delle proprie finanze aiuta non solo ad essere al corrente del proprio stato presente ma anche a poter analizzare il passato e l’andamento degli affari. In questo modo è più semplice immaginare di investire una certa somma per migliorare i macchinari, oppure per adeguare lo stabilimento produttivo.

Utilizzare solo carta e penna per tenere aggiornati i registri può diventare un problema nel lungo periodo perché:

  • bisogna trovare uno spazio per conservare i registri contabili;
  • analizzare la situazione può diventare difficoltoso e richiedere molte ore preziose; il rischio di danneggiamento accidentale degli archivi è alto.

I vantaggi della contabilità digitale

Il vantaggio principale è quello della dematerializzazione dei documenti che permette di fruirne in modo più agevole e di condividere con i propri collaboratori le informazioni necessarie. Grazie a software gestionali come Scaccomatto è possibile conservare tutto in cloud, evitando la preoccupazione di perdere il materiale prezioso per l’azienda.

Il secondo vantaggio è quello di disporre di un centro nevralgico di dati che possono essere analizzati con statistiche e grafici per riuscire a capire cosa non è andato per il verso giusto e cosa si possa fare meglio.

IoT: cos’è?

IOT Scaccomatto

IoT: cos’è?

Internet è l’invenzione che ha rivoluzionato il nostro modo di vivere, ormai fa parte della nostra esistenza da trent’anni, negli ultimi è diventato uno strumento sempre più importante in grado di cambiare il nostro approccio al lavoro e all’intrattenimento. Si parla di IoT da vent’anni ma solo nell’ultima decade abbiamo assistito ad uno sviluppo vertiginoso delle tecnologie che oggi permettono di usare dispositivi sempre più evoluti. Gli smartphone sono gli oggetti intelligenti per eccellenza, almeno al momento, ma non esistono solo quelli. Prova a pensare alle auto di dieci anni fa e le auto di oggi. L’unica cosa che ti “connetteva” col mondo era il GPS, oggi, invece abbiamo macchine con Android installato all’interno e in grado di assolvere a diversi compiti, per non parlare di quelle a guida autonoma. Inoltre la vera potenza dei dispositivi intelligenti è la capacità di connessione tra loro. Proprio quest’ultimo aspetto lo stiamo apprezzando in casa. La domotica, ad esempio, ha mostrato come si possano automatizzare processi come alzare le tapparelle, regolare il termostato, riscaldare casa poco prima del ritorno dal lavoro. L'IoT è intorno a noi.

Gli incentivi per la Transizione 4.0, prima noti con il nome di piano Industria 4.0, spingono le aziende nella direzione del rinnovamento del parco macchine e non solo. Questo perché un vecchio macchinario non è sempre adeguabile agli standard richiesti dall’Industria 4.0. Grazie agli incentivi che consentono ammortizzare il costo del processo è possibile guardare ad un futuro più smart, in grado di migliorare la produttività aziendale e la gestione delle commesse per i propri clienti. Il vantaggio dell'IoT è quello di:
- automatizzare alcuni processi rendendoli più veloci e meno impattanti sui costi di produzione;
- connettere il proprio impianto produttivo ai propri software gestionali per un afflusso di dati costante;
- beneficiare delle funzionalità di autodiagnostica per prevedere ed intervenire rapidamente sui guasti delle macchine stesse;
- snellire i tempi di produzione;
- gestire meglio il magazzino, automatizzando l’acquisto di pezzi necessari a mandare avanti la produzione.

Tutto questo ha un costo: la semplicità

I macchinari di nuova generazione spesso vengono pensati come più difficili da usare rispetto a quelli tradizionali, ponendo un freno ad un processo di rinnovamento che porterebbe grandi benefici. In realtà le macchine di questo tipo vanno proprio nella direzione opposta perché semplicità significa meno perdite di tempo e più rapidità laddove conta: in produzione. Inoltre anche il processo di riparazione in caso di guasto può essere più rapido perché si può accedere alla diagnostica senza essere sul posto. Nel mondo sono già state installate più di un miliardo di macchine smart. Perciò è meglio non indugiare troppo. Il futuro non aspetta.

Perché il Cloud in azienda?

Perché il cloud in azienda

Tra le tecnologie abilitanti per l’industria 4.0 si fa riferimento al Cloud, un nome un po’ fumoso che indica però è molto più concreto di quanto si possa pensare.

Una definizione

In inglese “cloud” significa semplicemente “nuvola”, ma dietro questa semplice parola c’è un’idea un po’ più complessa. Di solito si è abituati a pensare ai propri dati come sempre presenti sul proprio dispositivo ma, nell’era delle connessioni ad internet ad alta velocità, questo approccio è diventato sempre più obsoleto. Infatti conservare i dati sulla propria macchina e lavorarci direttamente presenta qualche problema:
- la macchina sulla quale lavoriamo necessita di aggiornamenti frequenti per affrontare l’invecchiamento dei componenti hardware che influiscono sulla velocità di esecuzione delle operazioni;
- i dati sono vulnerabili all’usura dei dischi rigidi che potrebbero rompersi, quindi è necessario creare un sistema di backup per assicurarsi di non perderli in caso di guasto; i dati sensibili sono vulnerabili agli attacchi informatici, come i ransomware che criptano tutti i dati che trovano per poi chiedere un riscatto;
- la condivisione di dati sul posto di lavoro può rallentare i processi produttivi; i dati possono essere rubati con estrema facilità, spesso basta un disco esterno per copiarli dalla macchina.

Cloud per un’industria più reattiva

La tecnologia cloud risolve i problemi appena elencati proprio per come è strutturata, infatti: i dati sono presenti sui server cloud, quindi delocalizzati rispetto all’azienda, e sottoposti a diversi livelli di sicurezza; i dati vengono elaborati direttamente dai server che, di solito, hanno una potenza di calcolo molto superiore ad un normale computer da ufficio, accorciando i tempi; i dati sono sempre accessibili da tutti i dispositivi dotati di connessione internet e chiavi d’accesso; eliminata la necessità di backup, poiché vengono effettuati dal fornitore del servizio; aumentata la sicurezza, poiché non si possono più scaricare con facilità. Infatti conservare i dati sulla propria macchina e lavorarci direttamente presenta qualche problema:
- la macchina sulla quale lavoriamo necessita di aggiornamenti frequenti per affrontare l’invecchiamento dei componenti hardware che influiscono sulla velocità di esecuzione delle operazioni;
- i dati sono vulnerabili all’usura dei dischi rigidi che potrebbero rompersi, quindi è necessario creare un sistema di backup per assicurarsi di non perderli in caso di guasto; i dati sensibili sono vulnerabili agli attacchi informatici, come i ransomware che criptano tutti i dati che trovano per poi chiedere un riscatto;
- la condivisione di dati sul posto di lavoro può rallentare i processi produttivi; i dati possono essere rubati con estrema facilità, spesso basta un disco esterno per copiarli dalla macchina.

Proprio perché i dati sono il cuore della nuova concezione industriale, è necessario non solo avere tecnologie in grado di renderli più accessibili, ma anche di avere macchine che siano capaci di fornire grandi quantità di dati sulla produzione. I benefici di un sistema di produzione “smart” sono enormi perché consentono di operare sulla base di analisi approfondite e, in caso di problemi, permettono di agire in fretta grazie a feature come l’autodiagnostica. Una fabbrica sempre connessa e dotata di strumenti all’avanguardia aumenta la produttività e permette di guardare al futuro con maggiore ottimismo, soprattutto in un periodo di incentivi massivi per il rinnovo del parco macchine.

Cos’è il ciclo di lavorazione

Cos'è il ciclo di lavorazione

Il ciclo di lavorazione è un concetto da padroneggiare per gestire al meglio la produttività della propria impresa. Scopriamo più dettagli.

Di cosa si tratta?

Per ciclo di lavorazione intendiamo tutto l’insieme di operazioni fondamentali per produrre un singolo elemento, procedendo con una serie di processi tecnologici, come la fusione o lo stampaggio. Per pianificazione del ciclo di lavorazione, invece, intendiamo l’insieme di processi che portano il pezzo grezzo alla sua forma finale.
Abbiamo parlato di operazioni fondamentali che portano alla produzione di un singolo elemento, queste operazioni sono anche dette “fasi di lavorazione”. Per Fase di lavorazione intendiamo tutte quelle azioni che vengono fatte alla stessa postazione, non importa se avvenga lo smontaggio o il montaggio del pezzo. La sotto-fase, invece, è proprio quell’insieme di azioni che avvengono senza che il pezzo venga riposizionato o smontato. Esiste poi l’ultimo elemento della catena: l’operazione elementare. Si tratta di un’operazione condotta con lo stesso utensile.

Perché organizzarlo al meglio

Avere chiare tutte queste definizioni permette di operare con molta più chiarezza mentale, organizzando al meglio i processi produttivi e allocando le risorse giuste nei punti giusti. Infatti, analizzando ogni fase del ciclo di lavorazione possiamo comprendere meglio quali sono le criticità che portano via tempo e, di conseguenza, denaro e come potrebbero essere ottimizzate per abbassare i costi di produzione.

A questo punto dovrebbe essere evidente l’interconnessione tra il concetto di distinta base e quello di ciclo di lavorazione. Infatti si possono individuare le fasi di lavorazione solo avendo ben chiara la distinta base del prodotto finito, sarebbe altrimenti difficile, se non impossibile, riuscire a costruire un ciclo efficace. Certo, tutto questo lavoro preliminare è senz’altro lungo e difficile da portare a termine senza perdite di tempo o errori che potrebbero creare problemi all’intero ciclo. Oggi, però, non ci affidiamo più alla carta e alla penna per delineare un processo così strategico per l’azienda. Grazie ai software gestionali di produzione tutto è più semplice perché si può gestire all’interno dello stesso evitando inutili complicazioni. Scaccomatto gestisce sia la distinta base che i cicli di lavorazione.

Transizione 4.0: beni inclusi

Transizione 4.0: beni inclusi

Abbiamo già parlato del piano Transizione 4.0, si parla, lo ricordiamo, di incentivi per la formazione, per il rinnovo del parco macchine aziendale ma, esattamente, quali caratteristiche hanno i macchinari che si possono acquistare? Cerchiamo di fare chiarezza.

Macchine smart

  • macchine utensili di de-produzione e re-manufacturing per recuperare materiali e funzioni da scarti industriali e prodotti di ritorno a fine vita (ad esempio macchine per il disassemblaggio, la separazione, la frantumazione, il recupero chimico)

  • robot, robot collaborativi e sistemi multi-robot

  • macchine utensili e sistemi per il conferimento o la modifica delle caratteristiche superficiali dei prodotti e/o la funzionalizzazione delle superfici

  • macchine per la manifattura additiva utilizzate in ambito industriale

  • macchine, strumenti e dispositivi per il carico/scarico, movimentazione, pesatura e/o il sorting automatico dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, AGV e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento pezzi (ad esempio RFID, visori e sistemi di visione)

  • magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica.

  • macchine utensili per asportazione

  • macchine utensili operanti con laser e altri processi a flusso di energia (ad esempio plasma, waterjet, fascio di elettroni), elettroerosione, processi elettrochimici

  • macchine per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali o delle materie prime

  • macchine utensili per la deformazione plastica dei metalli e altri materiali

  • macchine utensili per l’assemblaggio, la giunzione e la saldatura

  • macchine per il confezionamento e l’imballaggio

Transizione 4.0 Beni inclusi

Tutti questi macchinari devono avere delle caratteristiche ben precise, altrimenti non potrà essere richiesto nessun incentivo. 


  • integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo

  • interfaccia uomo macchina semplici e intuitive

  • rispondenza ai più recenti standard in termini di sicurezza, salute e igiene del lavoro

  • controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller)

  • interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program


Digitalizzazione

Se non stai digitalizzando la tua impresa...

Digitalizzazione, piano industria 4.0, fibra ottica, macchine smart, sono tutti termini che fanno ormai parte della dibattito pubblico che riguarda il settore industriale italiano. Ma, esattamente, perché digitalizzare la tua impresa dovrebbe essere una sfida cruciale per il futuro della tua impresa?

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Distinta base: che cos’è?

Distinta base Scaccomatto

La lotta contro il caos che minaccia di rendere inefficiente la tua impresa passa anche per concetti basilari in grado di aiutarti a fare la mossa giusta.

Distinta base: un concetto essenziale

La distinta base è l’insieme di tutti gli elementi che vanno a comporre il prodotto finito. Ma non si tratta solo di questo, non è un elenco disordinato di pezzi ma un elenco gerarchico. Esistono due modelli di distinta base, a seconda del prodotto che l’impresa, o le imprese, producono:

- distinta base a livello singolo: questo modello viene utilizzato per prodotti semplici. Ad esempio la costruzione di una sedia richiede un modello di questo tipo poiché composta solo da pochi elementi;

- distinta base a livello multiplo: questo modello viene utilizzato per prodotti molto complessi. Ad esempio se dovessimo immaginare la distinta base di un’auto, sarebbe sicuramente a più livelli perché ogni elemento, spesso, ne richiede diversi per funzionare.

Per costruire un modello che possa funzionare e sfuggire alla morsa del caos hai bisogno di ragionare con molta attenzione perché ogni passo è importante. In una distinta base non può mancare:

- quantità dei pezzi;
- codice d’identificazione del singolo pezzo;
- breve descrizione di ogni articolo.

La distinta base serve solo in produzione?

La distinta base è uno strumento molto versatile che puoi utilizzare non solo in fase di produzione ma anche per tutte quelle che vengono prima. Infatti puoi applicare il concetto di distinta base in vari modi:

- distinta base ingegneristica (EBOM): utilizzata in fase di progettazione di un prodotto. Di solito viene realizzata in CAD o programmi simili dagli ingegneri, si tratta dell’inizio del processo di produzione di un oggetto perché senza una EBOM sarebbe impossibile lavorare;
- distinta base manifatturiera (MBOM): utilizzata in produzione per raccogliere tutti gli elementi necessari. In questo caso usi la distinta base per tener traccia delle materie prime da acquistare per poter lavorare e per stabilire quando iniziare l’ordine di produzione;
- distinta base di servizio (SBOM): è utilizzata in fase di manutenzione o controllo qualità. Permette a chi deve intervenire in caso di guasto su una macchina o su un oggetto conoscendo esattamente di quali pezzi ha bisogno. Consente l’intervento in caso di guasto.

Scaccomatto gestisce ogni distinta base in modo pratico ed efficiente, leggi il prossimo articolo per saperne di più.

Distinta Base Scaccomatto