Microsoft schiaccia l’acceleratore

In Italia si discute spesso della carenza di investimenti privati, ma proprio la scorsa settimana è arrivata una notizia significativa in questo ambito.

Microsoft investe oltre 4 miliardi in Italia


Le infrastrutture sono essenziali per lo sviluppo futuro del Paese, e Microsoft, l’azienda di Redmond, ha deciso di concentrarsi su questo aspetto cruciale.

Una mappa evidenzia come in molte aree, non solo nel Sud, le infrastrutture digitali presentino bassi livelli di efficienza. Questo implica che innovazioni come l’intelligenza artificiale, che necessitano di connessioni stabili e servizi efficienti, richiedono un miglioramento infrastrutturale per essere pienamente sfruttate.

Un investimento di tale entità può quindi rappresentare un passo avanti verso la giusta direzione.

Il progetto


La CloudRegionNorth, destinata a diventare una delle più grandi d’Europa per Microsoft, avrà il compito di soddisfare la crescente domanda di risorse digitali in quest’area. Il progetto avrà un ruolo strategico non solo nel Mediterraneo, ma anche nel Nord Africa, promuovendo una collaborazione con il Sud del mondo.

Brad Smith, presidente di Microsoft, ha dichiarato: “Questo investimento storico rafforza ulteriormente il nostro impegno di lunga data per la trasformazione digitale dell’Italia. Ampliando l’accesso alle nostre tecnologie e promuovendo le competenze nell’ambito dell’intelligenza artificiale, intendiamo offrire al Governo, alle aziende e alla forza lavoro gli strumenti necessari per costruire un’economia guidata dall’AI, che generi occupazione e prosperità.”

Non solo infrastrutture


Il piano è ambizioso e prevede anche percorsi formativi per migliorare le competenze digitali nel Paese. Oltre un milione di italiani verranno formati con nuovi programmi per accrescere le loro capacità e il valore sul mercato del lavoro.

Questo cambiamento potrebbe incoraggiare altri colossi tecnologici a investire di più in Italia. Non è pensabile che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sia l’unico strumento di spesa in questo settore chiave, ed è probabile che si assisterà a un aumento degli investimenti privati.

La situazione attuale


Nel 2024, secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI del Politecnico di Milano, circa il 50% delle piccole e medie imprese italiane ha adottato almeno una tecnologia digitale avanzata, segnando un aumento rispetto agli anni precedenti. Gli investimenti si concentrano soprattutto su cloud computing, cybersecurity e gestione dei dati. Tuttavia, circa il 40% delle PMI rimane indietro, cit

AI: bolla speculativa? Il punto della situazione

Negli ultimi anni, il dibattito sull’intelligenza artificiale ha dominato il panorama digitale, con molti esperti convinti che l’IA avrà un impatto profondo sulle nostre vite. Tuttavia, ad agosto si è verificato un brusco calo finanziario che ha sollevato preoccupazioni su una possibile bolla, anche se la situazione è poi rientrata.

Gli sviluppi recenti

OpenAI continua a essere un leader del settore, avanzando rapidamente nello sviluppo di nuove versioni di ChatGPT. Quest’anno è stato lanciato GPT-4, ora disponibile per tutti, espandendo ulteriormente l’accesso al modello. OpenAI ha anche presentato Sora, uno strumento rivoluzionario per la trasformazione del testo in video, consolidando la sua posizione di primato.

Google, pur essendo un concorrente formidabile, non è ancora riuscito a tenere il passo con OpenAI. Il suo progetto Gemini ha subito varie evoluzioni, ma non è ancora all’altezza del suo principale rivale. Tuttavia, con le sue enormi risorse finanziarie, Google potrebbe fare rapidi progressi in futuro.

OpenAI: successi e turbolenze

Nonostante i successi, all’interno di OpenAI ci sono state tensioni. La vicenda dell’estromissione e successivo reintegro di Sam Altman ha portato a contrasti interni. Helen Toner, ad esempio, ha lasciato l’azienda per divergenze di opinione, mentre Jan Leike è passato alla concorrenza per continuare il suo lavoro sull’IA. La rapida crescita ha portato anche a sfide interne, come spesso accade in situazioni di espansione accelerata.

Apple e NVIDIA in gioco

Due altri giganti tech, Apple e NVIDIA, hanno manifestato un crescente interesse per l’IA generativa. NVIDIA ha registrato enormi profitti grazie ai suoi chip ottimizzati per l’IA, mentre Apple, pur essendo rimasta indietro rispetto ai concorrenti, non può permettersi di perdere questo treno e sta valutando investimenti significativi in OpenAI, seguendo le orme di Microsoft.

Una corsa sempre più affollata

Anche altre nazioni stanno avanzando nel campo dell’IA, con soluzioni innovative che emergono dall’Europa e dal Giappone, pronte a ridefinire il settore. Il 2024 si preannuncia come un anno cruciale, con una competizione sempre più serrata tra le potenze mondiali nel campo dell’intelligenza artificiale.

Nel frattempo, Pechino ha lanciato due nuovi modelli in grado di competere con Sora. Bytedance, l’azienda dietro TikTok, ha sviluppato modelli per convertire testo in video, e potrebbero emergere altri sfidanti a sorpresa nel prossimo futuro.

Incentivi attivi

Settembre è alle porte, segnando l’inizio dell’ultima parte dell’anno, un momento ideale per pianificare nuovi investimenti e rafforzare le proprie posizioni finanziarie. Ma quali incentivi restano ancora disponibili?

Credito d’imposta 4.0

Il Credito d’imposta 4.0 è un incentivo per le imprese che investono in tecnologie digitali avanzate e sostenibili, facilitando la transizione verso l’Industria 4.0. Questo beneficio fiscale si applica a una percentuale delle spese sostenute per l’acquisto di beni materiali e immateriali, come software e macchinari interconnessi. Per il 2024, le aliquote del credito d’imposta possono arrivare fino al 50%, con limiti massimi sugli investimenti in beni materiali. Gli ordini devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2024, con eventuali proroghe per acconti versati entro tale data. Le imprese devono conservare la documentazione necessaria per dimostrare l’interconnessione effettiva dei beni per usufruire dell’incentivo. È importante ricordare che le condizioni possono variare in base alla dimensione aziendale e alla localizzazione geografica.

Fondo Nuova Sabatini


Il Fondo Nuova Sabatini mira a facilitare l’accesso al credito per le piccole e medie imprese (PMI) italiane, incentivando l’acquisto di beni strumentali, incluse tecnologie digitali e soluzioni eco-compatibili. Questo fondo permette alle imprese di ottenere finanziamenti bancari agevolati, con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) che copre una parte degli interessi. I finanziamenti possono coprire fino al 100% degli investimenti, con importi che vanno da 20.000 a 4 milioni di euro per singola azienda. Il contributo statale viene erogato in sei rate annuali, a patto che i beni acquistati vengano mantenuti per almeno tre anni. Le domande possono essere presentate fino all’esaurimento dei fondi disponibili, attivi fino alla fine del 2024. Per accedere al Fondo, è necessario presentare un piano d’investimento dettagliato tramite una banca convenzionata.

Incentivi per la transizione ecologica

Le imprese che scelgono di adottare pratiche sostenibili possono beneficiare di diversi incentivi per la transizione ecologica, tra cui contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per progetti di efficienza energetica, riduzione delle emissioni e innovazione ecologica. A livello europeo, il programma Horizon Europe offre finanziamenti per la ricerca e l’innovazione green, con bandi aperti fino al 2027. In Italia, il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica supporta investimenti in tecnologie che migliorano le prestazioni ambientali delle imprese, offrendo prestiti agevolati e contributi a fondo perduto. Le scadenze variano a seconda dei bandi, ma per accedere agli incentivi è richiesta documentazione che attesti l’efficacia ambientale del progetto.

Bonus ricerca e sviluppo

Le imprese che investono in ricerca e sviluppo possono usufruire di un credito d’imposta sulle spese sostenute per attività di R&D, innovazione tecnologica e design mirati alla creazione di nuovi prodotti o processi produttivi. Nel 2024, il bonus copre il 20% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 4 milioni di euro per le attività di ricerca e sviluppo. Se i progetti sono specificamente orientati verso la transizione ecologica o l’innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta sale al 15%, con un limite massimo di 2 milioni di euro. Le imprese devono documentare le spese e dimostrare che i progetti rispettano i criteri previsti dalla legge. La scadenza per le spese ammissibili è fissata al 31 dicembre 2024, e il credito può essere utilizzato tramite compensazione nel modello F24.

Incentivi per le start-up innovative

Le start-up innovative possono beneficiare di una serie di incentivi pensati per stimolare l’ecosistema imprenditoriale tecnologico in Italia. Questi includono agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche, oltre alla possibilità di accedere a finanziamenti agevolati attraverso il Fondo Nazionale Innovazione, che fornisce capitale di rischio per la crescita delle start-up. Gli investitori che finanziano start-up innovative possono anche beneficiare di una detrazione fiscale del 50% sulle somme investite, fino a un massimo di 100.000 euro per le persone fisiche. Questo incentivo è valido per tutto il 2024, con alcune scadenze trimestrali per l’iscrizione al registro delle start-up innovative. Le start-up devono soddisfare criteri specifici, come una forte componente tecnologica, un bilancio limitato nei primi anni e personale altamente qualificato.

NVIDIA: storia del gigante dell’IA

Fondata nel 1993 da Jensen Huang, Chris Malachowsky e Curtis Priem, NVIDIA si è posta fin dall’inizio l’obiettivo di rivoluzionare il mercato delle unità di elaborazione grafica (GPU). Un momento cruciale nella storia dell’azienda è stato il lancio della GeForce 256 nel 1999, considerata la prima GPU del mondo. Questa innovazione ha trasformato il settore del gaming, introducendo capacità avanzate di rendering 3D in tempo reale. Durante questo periodo, NVIDIA si è concentrata principalmente sul mercato dei videogiochi, consolidando la sua posizione di leader senza ancora raggiungere la dimensione e l’influenza che ha oggi nel panorama tecnologico globale.

La Storia Recente: L’Ascesa dell’IA

Le svolte decisive spesso arrivano inaspettatamente, e per NVIDIA questo ha significato espandersi ben oltre il gaming, diventando un protagonista chiave nel campo dell’intelligenza artificiale (IA). Con l’introduzione dell’architettura CUDA nel 2006, le GPU di NVIDIA hanno trovato impiego non solo nella grafica, ma anche nel calcolo parallelo. Questo ha permesso all’azienda di entrare in settori nuovi e di collaborare con il mondo accademico e industriale, estendendo la propria influenza. Negli ultimi tre anni, la crescita del mercato dell’IA ha accelerato enormemente, trasformando NVIDIA in un leader dominante con potenziali di espansione futura notevoli.

IA: Nel DNA dell’Azienda

Le prime incursioni di NVIDIA nell’intelligenza artificiale risalgono al 2012, quando le sue GPU hanno iniziato a essere utilizzate per accelerare le reti neurali profonde (DNN). Questo ha permesso progressi significativi in applicazioni come il riconoscimento vocale e visivo, con sviluppi rivoluzionari nel riconoscimento delle immagini e nell’elaborazione del linguaggio naturale. L’azienda ha collaborato con ricercatori e aziende tecnologiche per ottimizzare le prestazioni delle reti neurali, facilitando applicazioni pratiche come i sistemi di assistenza vocale, la diagnostica medica basata su immagini e la guida autonoma.

Perché Oggi NVIDIA è Importante

Oggi, NVIDIA riveste un ruolo cruciale non solo nel settore dei videogiochi, ma anche in ambiti come i data center, l’automotive, la robotica e la sanità. Le sue GPU vengono utilizzate nei data center per accelerare i carichi di lavoro di IA, permettendo l’elaborazione rapida di enormi quantità di dati. Nel settore automotive, NVIDIA è leader nella fornitura di piattaforme per veicoli autonomi grazie alle sue tecnologie Drive AGX, che combinano IA e capacità di calcolo avanzate per supportare la guida autonoma e le funzionalità di assistenza alla guida. Le soluzioni di IA di NVIDIA sono impiegate in vari settori industriali per migliorare l’efficienza, ridurre i costi e innovare i processi produttivi, rendendo l’azienda finanziariamente solida e pronta per affrontare le sfide future.

Nuovi Prodotti Riguardanti l’IA

NVIDIA si muove rapidamente in un mercato dinamico che evolve velocemente. I nuovi prodotti sono progettati per accelerare la transizione verso un nuovo modo di intendere il calcolo e l’interazione con i computer. Architetture come Blackwell, presentata quest’anno, rappresentano una pietra miliare di una nuova era. Una versione ancora più potente è prevista per il 2025, segno della continua innovazione dell’azienda.

Prospettive Future

Con una valutazione che sfiora i tremila miliardi di dollari, le prospettive per NVIDIA sono immense. L’azienda ha molteplici settori in cui investire e ci aspettiamo di vedere significativi progressi in tutti gli ambiti chiave nei prossimi mesi e anni. Non è da escludere che NVIDIA possa diventare l’azienda con il maggior valore in borsa.

Neuralink: il futuro dell’umanità?

Esistono diverse tecnologie che potrebbero cambiare il futuro dell’umanità, oggi vediamo la storia di un’azienda pronta a rivoluzionare tutto.

Neuralink

Nel 2016, Elon Musk ha lanciato Neuralink con la visione di sviluppare tecnologie avanzate per collegare direttamente il cervello umano ai computer. Questa iniziativa mira a potenziare le funzioni cognitive umane mediante dispositivi avanzati impiantabili, segnando rapidamente il passo in ambito di neurotecnologie grazie ai suoi progetti audaci.

La Missione di Neuralink

Neuralink punta a realizzare interfacce cervello-computer (BCI) che non solo possano contribuire nel campo medico, come nel trattamento di lesioni cerebrali severe o malattie neurodegenerative, ma anche migliorare le capacità umane quali la memoria o la comunicazione diretta cervello-macchina basata su pensiero.

Elon Musk: Una Breve Biografia

Elon Musk è un imprenditore sudafricano, noto per aver rivoluzionato diversi settori con le sue aziende innovatrici, quali PayPal, Tesla Motors e SpaceX. Nato nel 1971, Musk si è sempre distinto per la sua capacità di trasformare visioni futuriste in realtà tangibili, influenzando significativamente il progresso tecnologico e il pensiero umano.

La Tecnologia degli Impianti Neurali

Gli impianti neurali sviluppati da Neuralink consistono in microchip sottili inseriti nel cervello, connessi a filamenti microscopici che monitorano l’attività neuronale. Questi dispositivi permettono di registrare segnali neuronali con alta precisione e di trasmettere dati a dispositivi esterni, facilitando un’interazione diretta tra il cervello e le macchine.

Il Primo Test su Umano

Nel 2024, Neuralink ha realizzato il suo primo impianto su un essere umano, aiutando un paziente con gravi limitazioni motorie dovute a un danno spinale. I risultati iniziali sono stati promettenti, mostrando la capacità del paziente di controllare dispositivi digitali semplicemente con il pensiero.

Prospettive Future

Neuralink si propone di perfezionare ulteriormente la propria tecnologia nei prossimi anni, al fine di rendere gli impianti neurali sicuri ed efficaci per una vasta gamma di applicazioni mediche e, eventualmente, per l’uso quotidiano. Con l’obiettivo di avanzare nell’intelligenza artificiale e nella connessione uomo-macchina, l’azienda esplora nuove frontiere nel trattamento delle patologie neurologiche e nell’espansione delle capacità umane.

La ricerca di Neuralink, nonostante le promesse, solleva anche questioni etiche significative, che continuano a generare ampi dibattiti sull’impatto a lungo termine di tali tecnologie sulla società e sulla natura umana.

Diritto alla riparazione: rivoluzione?

L’Unione Europea è finalmente riuscita, dopo un lungo lavoro, ad approvare la legge sul diritto alla riparazione. Ma di cosa si tratta?

Tecnologia Sempre Più Complicata da Riparare

Nel corso dei decenni, il mondo dei beni di consumo si è evoluto verso una crescente complessità. Anche prodotti che in passato erano semplici, oggi sono diventati “smart” con l’integrazione di microchip. Frigoriferi con schermi, lavatrici, forni e persino automobili ora sono dotati di componenti tecnologici avanzati. Tuttavia, ciò rende spesso difficile o addirittura impossibile riparare un oggetto quando si guasta.

Costi Ambientali: Primo Obiettivo dell’UE

Il principale obiettivo di questa legge è ridurre l’impatto ambientale. Sostituire un oggetto ogni volta che si guasta aumenta lo spreco di risorse preziose che potrebbero essere risparmiate o utilizzate in modo più sostenibile.

Come Funzionerà

Il progetto mira a semplificare il processo di riparazione, consentendo alle aziende di rivolgersi a centri di assistenza anche di terze parti. Un punto chiave è che chi opterà per la riparazione anziché la sostituzione riceverà una garanzia aggiuntiva di un anno.

Obblighi per le Aziende

Le aziende saranno tenute a dichiarare chiaramente il costo di ogni riparazione, o stabilire un tetto massimo sopra il quale non si potrà andare. Inoltre, l’azienda dovrà restituire il prodotto entro trenta giorni dalla consegna al centro di riparazione.

Piattaforma Online per Trovare Riparatori

Verrà creata una piattaforma europea per aiutare i consumatori a individuare siti di riparazione per i propri prodotti, facilitando la ricerca di uno nelle vicinanze. Ogni stato europeo dovrà inoltre creare un proprio sito per rendere accessibili tali informazioni nella lingua nazionale.

Open AI e Sora: rivoluzione all’orizzonte?

Open AI e Sora rivoluzione

Circa un anno e mezzo fa, ChatGPT ha aperto il vaso di Pandora, mostrando come l’IA potesse influenzare le routine lavorative quotidiane di molti, con la giusta cautela. Tuttavia, solo pochi giorni fa, OpenAI ha presentato uno strumento potenzialmente più rivoluzionario.

Sora: di cosa si tratta

Sora è un’IA in grado di convertire il testo in video, unendosi alle recenti innovazioni che generano immagini da video. In termini più tecnici, è un “diffusion transformer model”.

Questi modelli vengono addestrati fornendo loro immagini a cui è stato aggiunto del rumore, accompagnato da un testo descrittivo. Attraverso un processo iterativo, l’IA rimuove gradualmente il rumore fino a ottenere l’immagine originale.

Tuttavia, questo genererebbe solo immagini statiche cucite insieme, risultando in un’uscita “artificiale” percepita come anomala. Interviene quindi la componente del trasformatore, calcolando il modo migliore per collegare in modo fluido i frame che formeranno il video.

Esempi

Durante il video di presentazione sono stati mostrati vari input con i risultati ottenuti. Non tutti sono altrettanto convincenti.

Ad esempio, il video di una fuoristrada che corre ha ancora alcuni difetti nella gestione della fisica dell’auto. Somiglia più a un trailer di un videogioco che a un video reale. Le mani rimangono una sfida significativa per l’IA e sono le discrepanze più evidenti nei video che coinvolgono esseri umani.

D’altra parte, gli animali, il comportamento dell’acqua e dei corpi immersi nei fluidi sono ben realizzati. Senza dubbio, questi soggetti sono più semplici da gestire per l’IA, ma diciamocelo: i risultati sono comunque sorprendenti.

Problemi

Prima di affrontare le preoccupazioni etiche, è fondamentale esaminare una questione pratica evidenziata da Sam Altman, CEO di OpenAI.

Il primo problema è la potenza di calcolo: non ce n’è abbastanza per ciò che Altman immagina. Per questo, a Davos, si è detto pronto a cercare di raccogliere 7.000 miliardi di dollari per creare un gigante dei semiconduttori e rivoluzionare il mercato. Si tratta di un progetto ambizioso la cui fattibilità rimane incerta.

Questo problema non è staccato dai considerevoli requisiti energetici necessari per far funzionare computer potenti per addestrare l’IA e processi correlati.

Sora: Impatto sulla Sicurezza

Attualmente, i video generati in questo modo presentano ancora diversi errori che aiutano a distinguere quelli autentici da quelli falsi. Tuttavia, come abbiamo sperimentato nei mesi recenti, il futuro si avvicina rapidamente. Saranno necessari nuovi mezzi per differenziare tra video “deepfake” e video reali.

Le implicazioni sono significative, poiché tali video potrebbero raffigurare un politico importante pronunciare dichiarazioni controverse o portare al furto di identità di personaggi famosi per fini di lucro, come già visto. Ci sono domande senza risposta e OpenAI non ha ancora annunciato un rilascio, poiché vengono adottate misure preventive di sicurezza.

IA e lavoro: presente e futuro

Chip IA

Da quando l’IA generativa è apparsa sul web si parla molto dell’impatto che questa potrebbe avere sui posti di lavoro. In realtà il quadro è molto più complesso e include l’IA in generale. 

Non solo ChatGPT

Si parla di intelligenza artificiale come se questa comprendesse soltanto ChatGPT e concorrenti ma in realtà la situazione è alquanto diversa.

Basti pensare che il tentativo di creare un’intelligenza artificiale paragonabile a quella di un umano iniziano nel secondo dopoguerra. 2001 Odissea nello spazio dipingeva un futuro lontano ma in realtà esprimeva paure e temi già presenti nella società degli anni settanta.

Dal 2010 in poi l’accesso a database di dati enormi ha permesso di puntare sullo sviluppo di IA sempre più complesse e in grado di risolvere problemi che prima erano inimmaginabili.

Tipi di Intelligenza Artificiale

Esistono in realtà molti tipi diversi di IA al di fuori di quella generativa. Annoveriamo: IA reattiva; IA predittiva; IA a memoria limitata; IA ristretta.

Questo per capire che la complessità è enorme e non tutte le IA sono identiche.

  • l’IA ristretta è studiata per risolvere specifici task, addestrata per dare il massimo ma solo su quella specifica area di competenza; non può risolvere problemi diversi da quelli per i quali è addestrata se non con l’aiuto di altre applicazioni;
  • l’IA generativa è quella che colleghiamo a ChatGPT, diciamo che è è più adatta in campi come quello creativo nel quale c’è bisogno di creare differenti tipi di contenuti;
  • l’IA reattivareagisce sulla base di un perimetro di regole stabilito e può fare poco altro. Un esempio è stata l’ia che IBM utilizzò nella sfida contro il campione di scacchi Kasparov. Lo battè ma in realtà non fu una grande dimostrazione di intelligenza, quanto di “forza bruta” poiché questa poteva analizzare tutte le mosse possibili;
  • l’IA predittiva è quella che, ad esempio, ci consiglia un film su Netflix o un prodotto su Amazon. Apprende dai dati che le vengono forniti e, teoricamente, migliora nel tempo;
  • l’IA a memoria limitata è simile a quella ristretta, infatti ha delle informazioni che vengono aggiornate di continuo e che permettono di prendere decisioni rapide e con efficacia. Ad esempio si utilizza nelle auto per assistere alla guida.

Le previsioni del MIT

Nel mondo della manifattura la maggior parte dei lavori richiedono l’utilizzo della vista. Sia che si assembli qualcosa, sia che si controlli qualitativamente un pezzo, o che si svolgano mansioni simili, la vista è essenziale.

Il MIT di Boston ha deciso di studiare l’IA non dal punto di vista della rimpiazzabilità dell’uomo ma dal punto di visto della convenienza economica. 

La buona notizia è che per il momento il numero di posti di lavoro, che richiedono la vista come requisito fondamentale, che possono essere rimpiazzati dall’IA con un vantaggio economico si aggirano intorno al 3%. Questo significa che l’uomo è ancora l’opzione migliore.

La cattiva notizia è che entro il 2030 questo numero salirà intorno al 40%. Il fattore principale è il probabile declino dei costi per aumentare la capacità dell’IA.

Macintosh: 40 anni e non sentirli

Mac 40 anni

Quarant’anni fa, nel mondo dell’informatica, nasceva un prodotto destinato a rivoluzionare l’elettronica di consumo: il Macintosh di Apple. Nonostante il passare del tempo, questo storico home computer continua a far parte della lineup di Apple, anche se oggi lo troviamo abbreviato nella linea Mac.

Le Origini del Nome

Il nome “Macintosh” trova la sua ispirazione nel tipo di mela preferito da Jef Raskin, capo del progetto. Inizialmente, l’idea era di chiamarlo “McIntosh”, ma il nome era già di proprietà di un’altra azienda. Apple, in modo creativo, optò per “Macintosh” dopo una disputa legale che portò alla vittoria dell’azienda di Cupertino nel conseguire il marchio.

Come inizia tutto

Il progetto iniziale fu affidato a Jef Raskin, con l’obiettivo di creare un computer accessibile e dotato di interfaccia grafica, rompendo così con la tradizionale riga di comando che caratterizzava l’uso dei computer in quel periodo.

Parallelamente, il team guidato da Steve Jobs lavorava su Lisa, anch’esso privo di interfaccia grafica inizialmente. Per un periodo, i due team rimasero separati, ma qualcosa cambiò.

Jobs entra nel progetto

Steve Jobs iniziò a percepire il potenziale del Macintosh e ne intravide il successo rispetto a Lisa. Lentamente, si concentrò sul Macintosh e ne assunse il controllo dopo le dimissioni di Raskin, causate da divergenze con Jobs.

I punti di forza del Macintosh rispetto a Lisa erano l’economicità, ottenuta attraverso alcuni tagli alle specifiche tecniche. La campagna di marketing, con uno spot diretto da Ridley Scott, fu memorabile, dichiarando apertamente la sfida di Apple al dominio di IBM.

Un insuccesso che ha cambiato tutto

Nonostante le prime settimane di vendita promettessero successo, i limiti del progetto emersero rapidamente. L’assenza di un hard disk, la scarsa connettività e la limitata quantità di RAM resero il prodotto meno attraente.

I conflitti interni portarono Steve Jobs ad abbandonare Apple, ma anni dopo fece ritorno, salvando l’azienda dal fallimento. Apple, invece di abbandonare la linea di prodotto, decise di lanciare una revisione dell’hardware.

Nel 1986 debuttò il Macintosh Plus, che cercò di risolvere le principali problematiche del suo predecessore, diventando un successo commerciale rimasto nel catalogo di Apple per quattro anni.

La rivoluzione Macintosh

Il Macintosh ha cambiato radicalmente l’approccio all’utilizzo del computer. L’introduzione dell’interfaccia grafica insieme al mouse ha permesso un’interazione completamente nuova. Nel corso degli anni, anche i concorrenti hanno adottato soluzioni simili, dando inizio a un’evoluzione inarrestabile.

Oggi, i principali sistemi operativi come Windows, macOS e le diverse declinazioni di Linux integrano cartelle, interfacce cliccabili e molto altro, segnando un cambiamento duraturo introdotto dal Macintosh.

CES 2024: il futuro della tecnologia

Il CES 2024 ha appena concluso i suoi lavori, portando con sé un considerevole bagaglio di innovazioni tecnologiche. Ogni anno, la tecnologia evolve a passi sempre più veloci, suscitando grandi aspettative per il futuro. Esaminiamo alcune delle novità che potrebbero rivoluzionare la vita di tutti.

Pannello OLED trasparente di LG

Una delle rivelazioni più sorprendenti è stata la presentazione del pannello OLED completamente trasparente da parte di LG, sebbene il suo prezzo attuale sia notevolmente elevato. Questa tecnologia, un tempo considerata fantascienza, è ora una realtà tangibile. Oltre a decorare le nostre case, il pannello trasparente potrebbe trovare applicazioni industriali significative.

Immaginiamo un utilizzo in cui il pannello trasparente viene impiegato per addestrare il personale direttamente sul campo, consentendo una formazione senza interruzioni nelle comunicazioni con i colleghi. Alternativamente, potrebbe fornire informazioni cruciali sullo stato delle macchine.

ChatGPT entra nell’auto con Volkswagen

L’intelligenza artificiale non è stata da meno, e Volkswagen ha presentato l’integrazione di IDA, il suo assistente proprietario, con ChatGPT. Questo permetterà un dialogo più naturale e umano, offrendo risposte anche a domande complesse con facilità. L’IA si miniaturizza ulteriormente con l’anello Evie.

Anello Evie: Tecnologia per la salute in forma di gioiello

L’Evie è un tracker della salute che, nonostante la sua apparente somiglianza a un gioiello, nasconde al suo interno tutte le funzionalità necessarie per monitorare importanti parametri, specialmente per le donne. Oltre a tracciare il ciclo mestruale, è in grado di segnalare i primi sintomi, monitorare l’umore e la qualità del sonno, il tutto in un piccolo oggetto, molto più discreto rispetto ad altre soluzioni sul mercato.

Lenovo ThinkBook Plus Hybrid: Laptop 2-in-1

Lenovo ha presentato il ThinkBook Plus Hybrid, un laptop 2-in-1 con uno schermo OLED da 14 pollici che offre una qualità visiva eccezionale. Quando staccato, il dispositivo si trasforma in un tablet Android, combinando la comodità di una tastiera laptop con la potenza di calcolo superiore, offrendo al contempo la flessibilità di mostrare il lavoro in modalità tablet.

Metaverso industriale di Siemens: “Gemelli virtuali” per il futuro

Siemens ha introdotto una prospettiva intrigante sul metaverso, focalizzandosi principalmente sul settore B2B. L’amministratore delegato Roland Busch ha sottolineato l’importanza del metaverso industriale come chiave per unire il virtuale e il reale in un contesto lavorativo. Il concetto di “gemelli virtuali” è stato enfatizzato per progettare fabbriche, prodotti innovativi e campagne promozionali, promettendo di ridurre i tempi e i costi di produzione.

Finestre che catturano energia di SQVP

SQVP ha sviluppato una tecnologia rivoluzionaria che consente alle finestre di catturare la luce solare e trasformarla in energia senza compromettere la loro funzionalità. Questa innovazione potrebbe avere un impatto significativo non solo sulle nostre case, ma anche sugli uffici e gli impianti produttivi, aprendo la strada a un cambiamento permanente nella nostra gestione energetica.