Negli ultimi anni, la tecnologia cloud è diventata una delle principali forze trainanti dell’innovazione tecnologica. Grazie alla sua capacità di fornire risorse informatiche su richiesta, senza doverle possedere fisicamente, il cloud computing ha rivoluzionato l’industria IT e ha aperto nuove opportunità per aziende e utenti finali.

Ma qual è la storia di questa tecnologia? Lo vediamo in questo articolo.

Arpanet

In origine far dialogare i computer non era affatto una cosa semplice, oggi la diamo per scontata. Agli albori dell’informatica, quando un calcolatore occupava un’intera stanza, condividere le risorse di un computer con un altro era molto complesso. La necessità, però, era pressante e il lavoro portò presto ai primi risultati.

ARPANET (Advanced Research Projects Agency Network) è stata la prima rete di computer a connessione in pacchetti, sviluppata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti nel 1969. L’obiettivo iniziale era quello di condividere le risorse informatiche tra diversi istituti di ricerca. Successivamente coinvolse università, centri di ricerca e altre organizzazioni. ARPANET rappresentò il precursore di Internet e, ad esempio, l’email inziò ad essere utilizzata proprio in quel periodo. La rete fu attiva fino al 1990, quando fu completamente sostituita da Internet, divenendo una delle più grandi svolte tecnologiche del XX secolo.

Ma il cloud è ancora lontano

Sebbene la Rete iniziasse a diventare una realtà concreta, non era ancora il momento di pensare ad un vero e proprio concetto di Cloud. 

Si iniziò a parlare nel corso degli anni Novanta di diversi concetti alla base del moderno Cloud computing. In particolare quello di “virtualizzazione“, ovvero la creazione di macchine virtuali che possono eseguire diversi sistemi operativi su un singolo server fisico, ha aperto la strada per la creazione di infrastrutture cloud.

Il termine “cloud computing” fu coniato solo nel 2006 da Eric Schmidt, all’epoca CEO di Google, durante una conferenza. Nel 2006 Amazon ha iniziato ad offrire i suoi “AWS”, ovvero Amazon Web Services, ovvero servizi di storage ma non solo. Nello stesso anno Google ha lanciato Google Docs, basato per il momente su fogli di calcolo e documenti di testo e, nel corso degli anni, ampliato. Da quel momento in poi, la tecnologia cloud ha iniziato a diffondersi rapidamente, grazie alla sua capacità di offrire una vasta gamma di servizi informatici (ad esempio storage, elaborazione, analisi dei dati, etc.) su scala globale.

Il presente del Cloud

Oggi, la tecnologia cloud è diventata un elemento essenziale dell’infrastruttura IT di molte aziende, grandi e piccole. Grazie alla possibilità di accedere a risorse informatiche su richiesta e di pagare solo per ciò che si utilizza, le imprese possono ridurre i costi e migliorare l’efficienza. Inoltre, la tecnologia cloud ha aperto la strada a nuove opportunità di business, come ad esempio la creazione di applicazioni per dispositivi mobili, lo sviluppo di soluzioni IoT e la fornitura di servizi di intelligenza artificiale.

Siamo entrati da qualche anno, quindi, nell’era dei software as a service, ovvero di software che si utilizzano prevalentemente online e che non richiedono potenza di calcolo particolare perché essa viene fornita dai server che ospitano il software stesso. Questo ha permesso di utilizzare programmi complessi senza dover fornire le proprie aziende di macchine potentissime, come avveniva un tempo.

Nell’ambito industriale la possibilità di usufruire di software gestionali potenti come Scaccomatto è a tutti gli effetti una svolta in grado di permettere anche a piccole e medie imprese di accedere ai vantaggi tecnologici senza costi insormontabili.

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