L’esplosione di ChatGPT ha avuto il merito di mettere in luce un settore in crescita che potrebbe rappresentare terreno fertile per molte aziende: quello dell’Intelligenza artificiale. In realtà, però, questo settore dell’informatica si sviluppa sin dagli albori, con fortune alterne. Scopriamo qualcosa in più in questo articolo.

Come far pensare una macchina?

Come dicevamo in apertura, anche all’inizio della storia dell’informatica ci si chiedeva se un giorno le macchine avrebbero potuto. Turing aveva iniziato a ragionare su possibilità che, all’epoca, erano molto remote.

Si trattava di un’epoca molto diversa che oggi fatichiamo ad immaginare. I computer occupavano intere stanze di grandi dimensioni e non avevano sistemi operativi simili a quelli odierni. Certo, una macchina poteva eseguire dei comandi ma non aveva “memoria” di ciò che aveva appena fatto e questo costituiva un problema molto grande per poter pensare all’addestramento di un’Intelligenza Artificiale.

Un problema complesso

Nel corso dei decenni successivi la corsa al progresso nel campo informatico pareva inarrestabile e un certo ottimismo si respirava un po’ ovunque. Alcuni ipotizzavano che durante gli anni Ottanta avremmo potuto vedere Intelligenze Artificiali paragonabili ad un uomo.

Alcuni progetti come quello di Newell e Simon riuscirono a dimostrare che un IA poteva prendere decisioni complesse in alcuni ambiti, in modo sovrapponibile a quello umano.

Il problema principale non era tanto quello di addestrarla a prendere decisioni tramite la logica ma molti studiavano per farle apprendere il linguaggio umano. Questo purtroppo richiedeva diversi fattori da tenere in considerazione e rendeva l’obiettivo non facilmente perseguibile.

Si chiudono i rubinetti

Se durante i decenni precedenti agli anni Ottanta i fondi erano aumentati di molto sotto l’influsso dell’ottimismo dilagante, le cose erano rapidamente cambiate quando i risultati eclatanti iniziarono a diminuire e così fece l’attenzione per quello specifico campo dell’informatica.

Nel 1997, nonostante tutto, un’IA batteva al gioco degli scacchi il campione russo Kasparov, e questo fu un evento in grado di destare di nuovo l’attenzione poiché si trattava di un grande esempio di capacità di prendere decisioni.

La potenza di calcolo scarseggia

Sviluppare l’IA però richiede potenze mai richieste prima e questo è stato uno dei freni maggiori nel corso della storia dell’informatica. Ovviamente la potenza è cresciuta costantemente nel corso degli anni e oggi, nonostante sia tutto molto diverso rispetto agli albori dell’informatica, le cose sono ancora complicate da richieste sempre più esose.

Colossi della tecnologia come IBM, che nel corso dei decenni si è sempre più interessata all’Intelligenza artificiale, già a partire dal 2021 ha cercato di rispondere all’esigenza di potenza di calcolo dedicata con un SoC apposito. Si tratta di un primo passo in grado di tracciare una strada ben precisa.

Non solo chat

La peculiarità di ChatGPT è di certo quella di dare l’illusione di poter dialogare con un’intelligenza artificiale e di essere di facile consultazione per tutti. Chiaramente si tratta di un primo passo in questa direzione che richiederà ancora altri anni per arrivare al suo pieno potenziale.

La guida autonoma e non solo rappresentano campi di applicazione per le IA di vario genere e potrebbero essere un valido aiuto per cambiare questi settori in meglio. Ad esempio Amazon ha implementato robot per portare a termine determinati compiti nei suoi magazzini, anche se si tratta di una prima fase di questo esperimento.

Questi sono solo alcuni esempi di applicazioni possibili, rimane un campo da esplorare e che potrebbe portare incredibili avanzamenti per la civiltà.

Si tratta solo di alcuni esempi, in futuro i campi potrebbero essere molteplici e ricchi di sorprese. Staremo a vedere.

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